AutoreSara Pontecorvo Archivi
Settembre 2020
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La paura al tempo del COVID-1930/3/2020 In questo periodo legato all’arrivo nel nostro paese del Covid-19, stiamo sperimentando una situazione mai vissuta prima. Cambiamenti drastici nelle nostre abitudini, permanenze nelle nostre abitazioni, paura per i nostri cari e per noi, paura per il presente e per il futuro, per il lavoro, per l’economia, sofferenza per chi non c’è più e per chi sta lavorando sul fronte. Questo indubbiamente può minare le nostre sicurezze, ci tiene in tensione, ma più di tutto ci spaventa perché siamo di fronte a un nemico invisibile di cui ancora non conosciamo tutti gli aspetti.
La paura dunque è l’emozione su cui mi vorrei soffermare, proprio perché penso stia toccando ognuno di noi in modi diversi. Abbiamo visto come più volte nel corso di queste settimane ci sono stati dei comportamenti collettivi dettati proprio dalla paura. Questo sembra si stia ripresentando anche negli altri paesi, che stanno iniziando a vivere ora quello che da noi è avvenuto circa tre settimane fa. Tutto questo fa pensare che la presenza di questo nemico invisibile possa attivare delle angosce individuali e collettive che portano a compiere delle decisioni dettate proprio dalla paura, che si trasforma in panico. La paura di per sé non è un sentimento negativo perché ci consente di prevenire i pericoli, ma se diventa sproporzionata rispetto ai rischi oggettivi derivanti dal pericolo, allora può diventare panico e portarci a compiere delle decisioni impulsive, non razionali. Come si può fare per cercare di non farsi sopraffare dalla paura (e dallo sconforto) in questo periodo? 1. La via di mezzo è sempre la strada corretta. È molto proficuo cercare un equilibrio tra l’idea che “niente sarà più come prima” e l’idea che “non sta succedendo niente”. Un comportamento utile, in tal senso, potrebbe essere quello di prendere le proprie informazioni utilizzando sempre delle fonti affidabili, dati scientifici appoggiati da numeri statistici che aiutano a costruirsi un’idea più precisa di quello che sta succedendo. A volte in rete circolano articoli e video che trasmettono molta angoscia e che spesso si rivelano anche non veritieri. Questo non fa altro che aumentare i pensieri negativi e non ci permette di valutare la situazione realisticamente. Valutare anche di ascoltare o leggere le notizie qualche volta al giorno, senza restarvi immersi continuamente. 2. Vivere giorno per giorno. Il cambiamento c’è, ed essendo così forte, necessita di più tempo per essere elaborato. Le nostre routine, i nostri impegni ci danno equilibrio e sicurezza, ma adesso, senza di essi ci possiamo trovare spaesati, indifesi e sommersi da preoccupazioni e paura. Credo che sia utile allora cercare di darsi il tempo necessario per accettare questo cambiamento temporaneo nelle nostre vite e lentamente riorganizzarsi. Per fare questo possono aiutarci anche dei piccoli gesti quotidiani, delle piccole routine (come preparare delle pietanze per i nostri familiari, ritagliarsi un momento per fare qualcosa che ci piace, prenderci cura del nostro corpo ecc.) che ci fanno sentire attivi e ci danno delle sicurezze. 3. Attingiamo alle nostre risorse. Ognuno di noi ha delle risorse dentro di sé che possono attivarsi anche nei momenti più difficili come questi, nonostante la paura, il panico, lo sconforto, questo è bene ricordarlo sempre. Si può approfittare del tempo in più a disposizione per fare magari qualcosa che avevamo lasciato in sospeso o che ci sarebbe piaciuto fare da tempo. Sperando di essere stata utile, resto a disposizione per ogni eventuale dubbio o paura. Dott.ssa Sara Pontecorvo.
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